Si parla sempre più spesso di Digital Transformation, una rivoluzione attuata dalle aziende presenti sul mercato in modo esponenziale che richiede impegno personale ma soprattutto tecnologico. Investire nella digital trasformation è sicuramente un drastico cambiamento di tutta l’organizzazione aziendale, cambiamento necessario e indispensabile che può essere attuato a partire da qualsiasi stadio del percorso di digitalizzazione in cui la società si trova. Raccogliere e analizzare i dati attraverso metodi tecnologici più avanzati è il primo passo per identificare le reali esigenze di business, ma anche mettere in evidenza in modo chiaro i costi e cercare d’abbatterli con procedure adeguate. Il cambiamento in corso ha portato le aziende ad un riassetto obbligato della gestione dei dati: la dematerializzazione ovvero la digitalizzazione esprime appunto quel passo verso una gestione dei dati utile a conoscere al meglio l’esigenze aziendali, dei propri clienti in tempi ridotti rispetto al metodo tradizionale, un passo che è impossibile ignorare che si integra perfettamente con le scelte e le agevolazioni previste dal governo nel favorire lo sviluppo e l’affermazione della quarta rivoluzione industriale.

Digital Trasfromation: più dati? Più rischi?

La neo digitalizzazione dei dati considerata non può non mettere in evidenza il fatto che l’eccesso di informazione raccolte possa dar luogo a dei seri problemi di gestione che richiedono, ad oggi, un attenta analisi e una ricerca adeguata di un sistema in grado di conservali e sfruttarli in modo utile per l’azienda, un sistema necessario al fine d’evitare il fallimento del processo di digital trasformation in corso. In proposito Angelo Tenconi, Analytics & Technology Director di SAS in una recente intervista ha dichiarato che dagli eventuali rischi derivanti dalla gestione di un eccesso di dati ci si può proteggere:”Da una maggior apertura al digitale deriva un aumento dei rischi. Il primo è nel sistema in sé, in una parola: cybersecurity. È necessario dotarsi di strumentazioni adeguate in grado di identificare il furto di dati o l’intromissioni nei sistemi. Ma anche adeguare l’organizzazione, molte aziende infatti si stanno muovendo verso un’unificazione della struttura di risk management con la security proprio perché il tema cybersecurity è sempre più rilevante e deve essere trattato analogamente ai rischi di mercato, finanziario etc. Altrettanto importante è governare correttamente i dati.” 

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