ROMA (ITALPRESS) – “L’Italia ha un debito pubblico elevato, frutto di squilibri accumulati in molti anni. Per ridurlo non si può non condividere il principio einaudiano di tendere, con la necessaria flessibilità, a un duraturo ribilanciamento dei conti pubblici. Ciò richiede una programmazione sia di breve sia di medio periodo della spesa e misure capaci di assicurare nel tempo una graduale ma costante riduzione del debito. Tanto più il percorso di riduzione sarà credibile, tanto minore sarà la compensazione che gli investitori richiederanno per detenere il nostro debito”. Così il governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, in occasione del convegno su Luigi Einaudi a 150 anni dalla nascita. “Questo aumenterà a sua volta gli spazi di manovra per interventi fiscali di natura sociale e per fronteggiare future situazioni impreviste”, ha aggiunto. Per il governatore “potremo liberarci dal fardello del debito soltanto agendo al tempo stesso sul fronte della crescit. Nel delineare il percorso da seguire è utile fare proprio un altro insegnamento di Einaudi e distinguere la spesa pubblica utile da quella improduttiva. In termini attuali, si potrebbe dire che egli riteneva essenziale migliorare la qualità del bilancio pubblico, riorientandone la composizione al fine di innalzare lo sviluppo potenziale dell’economia”, ha concluso
(ITALPRESS).
– Foto: Banca d’Italia –

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